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Due ore intense, fatte di idee e di proposte per il futuro dell’Enduro a Bergamo. La Six Days ha lasciato un’eredità preziosa di sport e di valori che ci dà slancio per nuove iniziative concertate con le istituzioni del territorio a tutti i livelli. Ne abbiamo parlato nel corso dell’incontro, molto partecipato, che si è tenuto giovedì sera, 2 ottobre, nella sala Olmi della Provincia di Bergamo. Ringraziamo per l’iniziativa da lei voluta l’europarlamentare e presidente del Coni Bergamo Lara Magoni e, per la sua presenza, sua Eccellenza il prefetto di Bergamo Luca Rotondi, entrambi molto vicini e sensibili alle esigenze del mondo dell’Enduro bergamasco. E con loro anche Michele Schiavi e Alberto Mazzoleni, consiglieri regionali, i rappresentanti della Fmi, Ivan Bidorini e Giancarlo Strani oltre ai sindaci bergamaschi che, con la loro partecipazione convinta, si sono dichiarati disponibili ad un tavolo operativo per avviare buone pratiche sportive sui loro territori. Parliamo dei primi cittadini di Clusone, Massimo Morstabilini, di Zandobbio, Mosè Parigi, di Albino, Daniele Esposito, di Ponte Nossa Stefano Mazzoleni e nelle doppie vesti di presidenti delle Comunità montane della Val Brembana e dei Laghi anche i due primi cittadini di Piazzatorre, Valeriano Bianchi e di Trescore, Danny Benedetti. In platea tantissimi esponenti del mondo delle due ruote bergamasco e i due, festeggiatissimi super campioni: Manolo Morettini e Samuele Bernardini! Avanti tutta! E soprattutto avanti tutti insieme!
La 99esima edizione della Six Days si è appena conclusa con uno straordinario successo sportivo, con il triplo successo dell’Italia, (Team, Junior Trophy e World Trophy) e di pubblico. Si stima che 150 mila appassionati abbiano assistito all’evento sul territorio, dalle Valli alla Pianura bergamasca, per tutti i sei giorni della sua durata confermando così Bergamo la patria indiscussa dell’enduro. Uno sport che nei 106 anni di storia del Moto Club Bergamo, non solo ha visto trionfare piloti orobici di caratura internazionale, ma che costituisce un importante volàno in chiave industriale ed economica con una filiera produttiva di eccellenza che dà lavoro a migliaia di persone. Riconoscendo la grande passione che da sempre contraddistingue il mondo sportivo orobico nella tradizione delle due ruote, la FIM, Fédération Internationale de Motocyclisme e la FMI, la Federmoto Italiana avevano proposto al Moto Club Bergamo di farsi carico dell’organizzazione della Sei Giorni Internazionale di Enduro numero 99. L’edizione avrebbe dovuto svolgersi in Australia, continente che - per diversi motivi - aveva, però, rinunciato all’organizzazione costringendo gli enti federali ad un “salvataggio” della competizione e il Moto Club Bergamo ad attivarsi sull’evento con una tempistica più che dimezzata rispetto ai due anni (ed oltre) ritenuti consoni alla definizione di tutti gli aspetti della gigantesca macchina organizzativa. Dal punto di vista sportivo, logistico e sportivo si è trattato così di una sfida contro il tempo che il Moto Club Bergamo ha raccolto nella consapevolezza che si trattasse di un’occasione irripetibile per le ricadute e l’indotto che avrebbe prodotto in vari ambiti. A cominciare da quello promozionale e di valorizzazione internazionale (33 le nazioni rappresentate) con un incoming alberghiero e ricettivo che ha visto migliaia di presenze giornaliere nelle strutture del territorio stimabili in oltre 25 mila pernottamenti ripartiti su tutto il periodo interessato. A questo si aggiunge l’impatto sociale con la creazione di un orgoglio di appartenenza nel nome dello sport motociclistico che ha nella condivisione di valori sportivi e agonistici e nell’interazione tra persone del luogo e ospiti esterni, un grande valore aggiunto. Questi elementi chiariscono ulteriormente la portata della 6 Days dove anche l’aspetto logistico-autorizzativo, innervato sui territori potenzialmente interessati al transito, al tracciato e alle prove, ha presentato notevoli complessità gestionali, non solo per l’osservanza dei dispositivi normativi, - ai quali nei lunghi anni della sua storia il Moto Club Bergamo ha sempre voluto ottemperare- ma anche per la parcellizzazione dei terreni sui cui la gara avrebbe dovuto svolgersi. L’intreccio di queste difficoltà, sommate all’obbligo di rivedere e modificare più volte i percorsi, unite alla ristrettezza dei tempi ha oggettivamente complicato e reso difficoltosa la finalizzazione autorizzativa della componente tecnico-logistico-territoriale. Le prescrizioni e le richieste che gli enti preposti e territorialmente competenti hanno avanzato per la necessaria ottemperanza ai dispositivi legislativi a cui sono tenuti istituzionalmente, hanno potuto essere sciolte solo a ridosso della competizione grazie ad una fattiva e proattiva collaborazione di tutte le forze e gli attori in campo. Se la Six Days resterà un evento da ricordare e di cui parlare a lungo lo si deve all’impegno e allo sforzo di tutte le istituzioni e i soggetti coinvolti. Un particolare ringraziamento va ai politici bergamaschi, alle Comunità Montane della Val Seriana e dei Laghi Bergamaschi ed ai sindaci dei Comuni interessati al transito, agli esponenti del Governo sul territorio, al Prefetto Luca Rotondi, alle Forze dell’Ordine, alla Questura tutta, in particolare nelle persone del Capo di Gabinetto, dottor Andrea Sandroni, al vicario del questore, dottoressa Francesca Ferraro e al primo dirigente dottoressa Anna Laruccia. A tutti loro e a quanti, a vario titolo, hanno contribuito a questo successo vanno la nostra gratitudine e riconoscenza. Il rispetto della sicurezza e dell’ambiente, l’ottemperanza alle indicazioni e alle disposizioni delle autorità competenti sono stati, fin dai primi momenti della complicata e, per certi versi intricatissima fase organizzativa della 99esima Six Days, i capisaldi imprescindibili del Moto Club Bergamo. A questi si aggiungono, altrettanto fondamentali, tutte le best practice attivate in chiave sostenibile ed ambientale che fanno della competizione il primo evento ad emissioni compensate atto a garantire la mitigazione dell'impatto climatico. Un ulteriore fattore che testimonia l’attenzione che il Moto Club Bergamo ha riservato al territorio in tutte le sue componenti, nessuna esclusa, nella proposizione della 6 Days. L’Olimpiade della moto, siamo certi, ha contribuito a regalare a quanti- da tutto il mondo sono arrivati fin qui - l’immagine della Bergamasca e della sua gente sportivamente ospitale. Un obiettivo che è stato raggiunto con il supporto e la collaborazione di un intero territorio, a cui ripetiamo va il nostro più sentito “grazie!”. Bergamo, 30 agosto 2025
È storica doppietta azzurra alla Sei Giorni di Bergamo. Nella 99ª edizione dell’olimpiade della moto l’Italia è sul tetto del mondo nel “World Trophy”, ma anche nel Trofeo Junior Under 23. Per la prova finale di cross, venerdì 29 agosto, il circuito di Covo è stato invaso da una marea di tifosi fin dalle prime ore della mattina. Le due formazioni tricolori hanno gestito il margine sugli avvversari conquistato nei giorni precedenti nelle prove speciali di enduro nelle valli. Nel team dei ‘grandi’ – oltre al capitano Andrea Verona, a Samuele Bernardini e Morgan Lesiardo – anche il vertovese Manolo Morettini. L’ultima Sei Giorni vinta dall’Italia nel 2021, a Rivanazzano Terme: si tratta del 16° successo per gli azzurri. Al secondo posto la Svezia, poi Francia, Stati Uniti e la Spagna del fuoriclasse Josep Garcia, che ha ottenuto il quinto successo consecutivo nella classifica assoluta. Nel trofeo Junior l’Italia si è imposta sulla Francia. Anche qui presente un bergamasco, Manuel Verzeroli. Insieme a Alberto Elgari e Kevin Cristino, il terzetto del classe ’05 originario di Parre ha guadagnato ancora mezzo minuto nella prova finale. Si tratta della sesta doppietta nella storia italiana: gli Azzurri raggiungono così quota 16 vittorie in entrambi i trofei. Quarta posizione invece per il trio femminile azzurro, composto da Sara Traini e dalle bergamasche Francesca Nocera e Asia Volpi. Trionfo degli Stati Uniti, con la campionessa Brandy Richards ad imporsi anche nell’assoluta. Seconda l’Australia, poi la Francia. “Una giornata trionfale, questa nazionale ci ha regalato davvero grandi soddisfazioni”, ha dichiarato Giovanni Copioli, presidente della Federmoto italiana.
Il momento più atteso della stagione enduristica, la competizione più ambita dai piloti, la gara motociclistica internazionale più antica: è la Sei Giorni, un’esperienza che rimane impressa per sempre in chi vi partecipa e in tutti coloro che la seguono con passione e adrenalina. La 99esima edizione si sta avvicinando e per l’Italia sarà la gara di casa. A Bergamo, una delle località di riferimento dell’Enduro nazionale e internazionale, i nostri atleti sfideranno gli specialisti provenienti da tutto il mondo e daranno il massimo per stare lì davanti, spinti da un pubblico che promette di essere numerosissimo. L’appuntamento è dal 24 al 29 agosto, quando i 16 piloti della nazionale azzurra saranno chiamati a rappresentare il nostro Paese. La Federazione Motociclistica Italiana metterà in campo ben cinque squadre: Trofeo, Trofeo Donne, Trofeo Junior, Moto Club Italia A, Moto Club Italia B. Il Commissario Tecnico FMI Cristian Rossi ha convocato: TROFEO Samuele Bernardini, nato ad Arezzo l’8 febbraio 1995. Honda Racing Red Moto Enduro Team, MC Lago d'Iseo, Classe ISDE: E1 Morgan Lesiardo, nato a Cantù (CO) il 15 aprile 1999. Triumph Italia Racing, MC Lago d'Iseo, Classe ISDE: E1 Matteo Pavoni, nato a Gavardo (BS) il 27 aprile 1998. Fantic Factory Racing Enduro Team, MC US Leonessa d'Italia 1903, Classe ISDE: E3 Andrea Verona. Nato a Thiene (VI) il 22 aprile 1999. Gas Gas Factory Racing, MC Gaerne, Classe ISDE: E2 TROFEO DONNE Francesca Nocera. Nata a Treviglio (BG) il 23 ottobre 1993. Honda Red Moto, MC GS Fiamme Oro, Classe ISDE: W Sara Traini. Nata ad Ascoli Piceno il 27 ottobre 2003. Rieju - Planet Racing, MC La Marca Trevigiana, Classe ISDE: W Asia Volpi. Nata a Bergamo il 30 maggio 2005. Beta - GTS Motor Sport, MC Sebino - Camuno, Classe ISDE: W TROFEO JUNIOR Kevin Cristino. Nato a Bra (CN) il 26 ottobre 2003. Fantic Factory Racing Enduro Team, MC GS Fiamme Oro, Classe ISDE: E3 Alberto Elgari. Nato a Reggio Emilia il 21 settembre 2005. TM Moto Boano Factory Enduro Team, MC Regnano, Classe ISDE: E1 Manuel Verzeroli. Nato ad Alzano Lombardo (BG) l’8 luglio 2005. TM Moto Boano Factory Enduro Team, MC Sebino Camuno, Classe ISDE: E1 MOTO CLUB ITALIA A Luca Colorio. Nato a Padova il 20 ottobre 2005. Triumph Italia Racing, MC Gaerne, Classe ISDE: C1 Valentino Corsi. Nato a San Severino Marche (MC) il 2 luglio 2005. KTM Proracing, MC Lumezzane, Classe ISDE: C1 Davide Mei. Nato a Dolo (VE) l’8 ottobre 2005. Beta - Entrophy Enduro Team, MC Trial David Fornaroli, Classe ISDE: C3 MOTO CLUB ITALIA B Simone Cagnoni. Nato a Clusone (BG) il 23 giugno 2006. Husqvarna - NSA Motors Racing Team, MC Bergamo, Classe ISDE: C1 Niko Guastini. Nato il 6 marzo 2007 a Sarzana (SP). Husqvarna - Osellini Moto, MC Trial David Fornaroli, Classe ISDE: C1 Gabriele Melchiorri. Nato a Rieti il 29 ottobre 2007. TM - Agon Squadra Corse, MC Pepe Bevagna, Classe ISDE: C1 Il Presidente FMI Giovanni Copioli seguirà la 6Days sul campo insieme al Coordinatore Enduro FMI Franco Gualdi. La delegazione italiana sarà completata dai Tecnici Andrea Balboni, Giuseppe Canova e Alex Zanni. Giovanni Copioli, Presidente FMI: “Aspettiamo con grande entusiasmo la Sei Giorni di Enduro. Da appassionato, vorrei essere già lì! Tra i nostri piloti c’è voglia di correre, di partecipare, di venire a contatto con il pubblico di casa che sarà la nostra forza in più. Abbiamo deciso di schierare cinque squadre a testimonianza del profondo impegno da parte nostra, come Federazione, nel dare continuo slancio e visibilità a questo sport; allo stesso tempo è sinonimo di collaborazione con team, Moto Club e addetti ai lavori, che ringrazio davvero per essere al nostro fianco. Mi auguro sinceramente che la nazionale italiana possa essere protagonista dell’evento! La 6Days sarà poi un appuntamento cardine per tutti i sodalizi italiani che vi parteciperanno, e il mio più sincero in bocca al lupo va a tutti loro. Un plauso anche al Moto Club Bergamo, organizzatore della competizione e a tutte le autorità e gli enti locali che stanno collaborando attivamente per la sua riuscita”. Cristian Rossi, Commissario Tecnico FMI“Schiereremo cinque formazioni di alto livello, abbiamo tutte le potenzialità per essere nelle posizioni di vertice. Non è stato facile selezionare i piloti e decidere la composizione delle squadre perché, fortunatamente, tanti italiani si stanno rendendo autori di un’ottima stagione. Nei giorni scorsi abbiamo svolto un collegiale nel piacentino e ho visto un gruppo unito, pronto ad affrontare una sfida molto importante, con atleti che già in allenamento esprimono massima determinazione e voglia di far bene. Non vediamo l’ora di iniziare la Sei Giorni, una gara in cui ci aspettiamo grande sostegno da parte del pubblico e dove daremo il massimo dall’inizio alla fine”.

Bergamo e le sue valli sono alla vigilia di un momento irripetibile di grande sport. Un ritorno atteso da quasi 40 anni, nella patria dell’Enduro, quella terra orobica che a questo sport ha dato campioni che con le loro imprese hanno fatto la storia delle due ruote.

Riconoscendo la grande passione e competenza che da sempre contraddistinguono il mondo sportivo orobico nella tradizione delle due ruote, la Fédération Internationale de Motocyclisme (Fim) e la Federmoto italiana (Fmi) hanno assegnato al Moto Club Bergamo l’ospitalità e l’organizzazione della Sei Giorni Internazionale di Enduro, evento di motociclismo che si svolge ogni anno e che assegna il titolo di Campione del Mondo Enduro a squadre nazionali.

Conosciuta come l'Olimpiade della moto, è una competizione serrata che si svolge nel corso di sei giorni ed è composta da prove di varia natura tecnica, in grado di esaltare la bravura dei piloti, sia professionisti che amatori, ed elettrizzare l’entusiasmo degli appassionati. Per il territorio bergamasco si tratta di un déjà vu che ha lasciato il segno con due precedenti edizioni, entrambe svoltesi a San Pellegrino (e dintorni) nel 1968 e nel 1986.

Non c’è il due senza il tre! E questa terza 6 Days bergamasca ha già conquistato il cuore degli appassionati con numeri da record. A cominciare dalle 33 nazionalità presenti: la nazione più rappresentata è l’Italia (33%), seguita dalla Gran Bretagna (8%) e dalla Germania (6%).

A questo record se ne accompagna un altro: sono i 700 piloti (23% professionisti e 77% amatori) che provengono da 6 continenti (Europa, Oceania, Asia, Nord America, Sud America, Africa) con un seguito di 4mila addetti ai lavori. Un record assoluto di partecipazione!

Si stima poi che nei giorni dell’evento saranno 20mila gli arrivi sul territorio bergamasco e lombardo, mentre su tutte le prove che toccheranno diverse località della provincia bergamasca si conteranno oltre 100mila spettatori totali innervati sui 250 chilometri giornalieri dei percorsi teatro di gara.

La competizione potrà contare su un’eco mediatica internazionale e nazionale che attraverso la stampa sportiva e quella specializzata saprà dare ampio risalto ad ogni aspetto dell’evento che sarà seguito con grande attenzione anche da decine di testate estere: sono oltre 130 i media accreditati e 200 giornalisti.

Venendo, invece, alle ricadute e all’indotto che la 6 Days potrà innescare quale volano territoriale e promozionale evidenziamo di seguito alcuni elementi salienti suddivisi per ambito. La realizzazione e l’organizzazione dell'evento produrrà una serie di significative ricadute in vari ambiti, oltre che in quello finanziario dove recenti studi di settore identificano in un moltiplicatore territoriale di 7,5 volte ogni euro investito per eventi di grossa portata come in questo caso. Si stima che l’impatto economico sul territorio sia di oltre 4 milioni di euro.

Il quartier generale sarà la Fiera di Bergamo di via Lunga, a pochi chilometri dal centro di Bergamo e dall’aeroporto di Orio al Serio. Il paddock aprirà lunedì 18 agosto per i team, giovedì 21 per il pubblico. La cerimonia di apertura è in programma venerdì 22 agosto nel pomeriggio in centro città. Le gare inizieranno domenica 24 agosto e proseguiranno fino a giovedì 28 nelle valli, con il test di final cross test venerdì 29 agosto al circuito Mxe45 di Covo.

La Sei Giorni è stata presentata nella mattina di giovedì 26 giugno a Palazzo Lombardia. "Un grazie alla Federazione e a chi anno dopo anno alza le maniche ed organizza questa competizione che il mondo ci invidia - dichiara Federica Picchi, sottosegretario allo Sport e Giovani di Regione Lombardia -. Un percorso interessante e ricco di bellezza. Da parte di Regione Lombardia ci sarà un contributo molto importante giustificato da numeri altrettanto importanti": più di 30 Nazioni, 700 atleti ed oltre di 200.00 spettatori presenti. Ringraziamo anche i volontari, che sono il cuore pulsante di tutte le nostre attività sportive lombarde. Ringrazio anche gli assessori e i consiglieri presenti".

“Mi ricordo che solo 8 mesi fa eravamo in Spagna a Silleda a visionare questa manifestazione e sembrava solo un sogno - confida il presidente del Moto Club Bergamo Giuliano Piccinini -. Mancano due mesi e ci siamo. Saremo nella patria dell’enduro, in un luogo accogliente con dei territori bellissimi tutti da scoprire. Non era facile trovare 1.300 chilometri di percorsi. Per una giornata di gara abbiamo 30/35 Comuni coinvolti e la ricerca delle autorizzazioni non è di certo semplice. Per quanto riguarda i percorsi, nei giorni iniziali la gara si svolgerà in Val Cavallina e Val Calepio mentre da metà svolgimento in poi sarà interessata la Val Seriana”.

“La Lombardia fa azioni importanti nello sport grazie al contributo del sottosegretario Picchi, complimenti a lei che si muove bene in questo ruolo per trovare tutte quelle risorse importanti per la Regione - aggiunge Paolo Franco, assessore regionale alla Casa e all'Housing sociale -. La promozione turistica fatta da Bergamo è importante: una delle cose più significative oggi è quella di portare una cartolina di Bergamo nel mondo. È un territorio pregno di tanta passione e volontà". Non faremo mancare il nostro apporto alla manifestazione".

“Dopo la nascita nel 1913, questo è il primo campionato che può vantare un numero così alto di edizioni - ricorda Fabio Muner, responsabile di marketing and digital director FIM -. Bergamo ha ospitato la 6Days più volte nella sua storia, nel 1968 e nel 1986 a San Pellegrino Terme. Questa volta l’evento sarà nel cuore della città con l’insediamento del paddock presso la fiera. Fim fa un investimento importante tramite la diretta televisiva e coinvolgimento dei media per dare rilevanza all’evento”.

“L’Italia è una delle squadre favorite insieme a Francia, Spagna, Stati Uniti e Australia - sostiene Pedro Mariano, race director Fim -. Occhio alla Svezia che lo scorso anno ha vinto il Junior Trophy: parliamo di una squadra fortissima e favorita per il trofeo mondiale. Registriamo 178 squadre di moto club presenti con il 23% di piloti professionisti e il 77% dei partecipanti composto da amatori".

“Porto i saluti del Presidente, che è impegnato per elezioni Coni - afferma Alfredo Sponga, consigliere federale Fmi in rappresentanza del presidente Copioli -. Ringrazio Fim per aver avuto fiducia nei moto club italiani ed in modo particolare nel Moto Club Bergamo, che ha avuto meno di un anno per preparare l’evento. La squadra italiana è pronta a sfidare le altre nazioni".

"Da quando abbiamo iniziato questa maratona dormiamo poco e quando lo facciamo sogniamo quello che faremo il giorno dopo: è la passione che ci spinge a questo - ammette Paolo Buratti, direttore di gara Fmi -. La difficoltà più grande è stata quella di individuare un percorso che potesse venire incontro alle esigenze tecniche di tutti i 700 piloti. Il livello è vario, con tanti amatori: dobbiamo predisporre un percorso che possa incontrare il favore di tutti, ma sarà comunque una grande sfida".

“Prevediamo il sold out su tutte le strutture alberghiere del territorio tra staff e appassionati - conclude Valter Andreoli, consigliere del Moto Club Bergamo e responsabile del paddock -. Abbiamo stimato 30mila pernottamenti che per il territorio hanno un valore particolare".

Acerbis, marchio che fonda le sue radici nell’Off-Road, consolida il suo storico legame con il mondo dell'Enduro come Main Partner e Official Racewear Supplier della 99esima edizione della Sei Giorni in programma a Bergamo dal 24 al 29 agosto 2025.

Un ritorno alle origini per l'azienda bergamasca che, da oltre 50 anni, rappresenta l'eccellenza italiana nel settore delle plastiche, protezioni e dell'abbigliamento tecnico per il fuoristrada.

Per celebrare questa partnership, Acerbis presenta la collezione ufficiale da gara 6DAYS 2025: un completo tecnico composto da maglia, pantaloni e guanti che incarna perfettamente lo spirito della competizione e i valori dell'azienda con una grafica pulita e contemporanea sviluppata internamente dall’Acerbis Creative Center, con l’obiettivo di riprendere la livrea e i colori iconici della Sei Giorni. In foto Andrea Verona, campione mondiale di Enduro, indossa l'abbigliamento tecnico da gara ufficiale.

"Essere fornitore ufficiale dell’abbigliamento tecnico della Sei Giorni, organizzata proprio nella nostra Bergamo, è un orgoglio e una naturale conseguenza del nostro impegno nell'Enduro - commenta Guido Acerbis, Ceo di Acerbis Italia S.p.A. -. Questa collezione rappresenta il meglio della nostra esperienza, coniugando prestazioni, comfort e quello stile italiano che ci distingue nel mondo".

La Fim ha accolto con grande entusiasmo la partnership con Acerbis in qualità di Official Partner per l’abbigliamento tecnico da gara. Fabio Muner, Marketing & Digital Director della FIM, ha commentato: “Con una storia che risale a oltre mezzo secolo fa, Acerbis si è giustamente guadagnata il posto di uno dei marchi più rispettati nel settore dell'enduro ed è per questo che la Fim è orgogliosa di accoglierli come primo partner ufficiale di 6DAYS® per l'abbigliamento da gara. La maglia, i pantaloni e i guanti non solo hanno le caratteristiche tecniche e le qualità intrinseche necessarie per affrontare questa dura gara, ma anche il loro design colorato riflette in modo moderno lo spirito e i valori di questa storica competizione".

Se ad agosto sarà a casa, nella sua Alzano, ha promesso che un salto alla Sei Giorni lo farà di sicuro. Michela Moioli, la donna più vincente di sempre dello snowboard italiano è stata gradita ospite dello stand del Moto Club Bergamo nel corso dell’evento Early Bird, organizzato nei giorni scorsi da Pernice Comunicazione nella suggestiva cornice del Monastero di Astino.

"Mi piacerebbe molto poter essere presente e fare un giro nel paddock", ha ammesso la super campionessa. Miki - prima campionessa olimpica di sempre per l'Italia nello snowboard, primatista di vittorie individuali in Coppa del mondo e oro mondiale nell'SBX - nella stagione appena conclusa ha trionfato ai Campionati mondiali di snowboard con un fantastico oro.

In foto la vediamo sorridente tra Valentino Vavassori e il vice presidente del Moto Club Bergamo, Domenico Pelandi. Miki, ti aspettiamo e in bocca al lupo per Cortina!

Complimenti da tutto il Moto Club Bergamo all'amico e sostenitore Franco Acerbis, che da oggi si può fregiare del titolo di Cavaliere della Repubblica Italiana. Una onorificenza prestigiosa per il suo impegno in ambito economico, sociale e sportivo.

Classe 1946, Franco Acerbis è il fondatore della omonima azienda conosciuta per i ricambi in materiale plastico per le moto.

La consegna dell'onorificenza è avvenuta nella mattina di lunedì 2 giugno in centro a Bergamo con una solenne cerimonia a cui hanno preso parte autorità civili e militari nell'ambito delle celebrazioni per la Festa della Repubblica.

Alla vigilia del più importante appuntamento dell’Enduro mondiale - la Sei Giorni che si terrà a Bergamo dal 24 al 29 agosto - Giuliano Piccinini è stato riconfermato presidente del Moto Club Bergamo

L’elezione, che ha visto Piccinini candidato unico alla presidenza, è avvenuta nella serata di martedì 27 maggio, con la nomina contestuale di Domenico Pelandi alla carica di vicepresidente del sodalizio orobico. 

Per Piccinini - 65 anni, di professione odontotecnico, grande appassionato e pilota esperto - si tratta del terzo mandato consecutivo, in sella all’organizzazione a cui Fim ha affidato per il 2025 la realizzazione dell’evento più atteso da tutti gli appassionati: la 99esima Sei Giorni Internazionale di Enduro (International Six Days Enduro - ISDE). 

“Sono grato ai consiglieri per la fiducia dimostrata e confido nella riuscita di un evento che per il nostro mondo di sportivi ed appassionati rappresenta un appuntamento irrinunciabile - afferma Piccinini -. Possiamo contare sull’iscrizione di circa 700 piloti provenienti da tutto il mondo, oltre che sulla presenza di migliaia di appassionati che giungeranno sul territorio bergamasco e lombardo per assistere alle prove predisposte sui percorsi delle Valli Bergamasche. Per questo siamo da mesi al lavoro, per far sì che chi parteciperà a vario titolo a questo evento ritorni a casa con un ricordo indelebile”. 

Per i prossimi mesi, dunque, le attività e la programmazione del Moto Club Bergamo saranno focalizzate sulla perfetta riuscita dell’evento che ritorna in terra bergamasca dopo le edizioni del 1968 e del 1986 a San Pellegrino e che, con base alla Fiera di Bergamo, coinvolgerà tutto il territorio bergamasco. 

I consiglieri che comporranno il direttivo nel quadriennio 2025-2028 sono: Giuliano Piccinini (presidente), Domenico Pelandi (vicepresidente), Valter Andreoli, Paolo Cassani, Marco Cornelli, Bruno Galezzi, Sergio Grassi, Lucia Marenzi, Primo Sala e Simone Trapletti.

Nel collegio revisori conti eletti: Fabrizio Bellini, Maurizio Maffeis e Alessandro Redondi.

La Sei Giorni Internazionale di Enduro manca in territorio bergamasco da 39 anni. La più prestigiosa competizione internazionale nella specialità torna a Bergamo con la sua 99ª edizione dal 24 al 29 agosto 2025: il presidente del Moto Club Giuliano Piccinini ha raccontato gli ultimi aggiornamenti sull'organizzazione in un'intervista fiume su Bergamonews.

L’ultima volta che l’olimpiade della moto toccò la Bergamasca, la ‘culla’ dell’enduro, fu nel 1986 a San Pellegrino Terme. Era la seconda volta per la competizione in Val Brembana dopo il ’68. “Lo dovevamo agli appassionati, 39 anni senza Sei Giorni sono davvero tanti”, dice a Bergamonews il presidente.

L’assegnazione al Moto Club Bergamo è arrivata all’ultimo minuto dopo la rinuncia dell’Australia a causa del rischio incendi che avrebbe potuto compromettere la sicurezza dell’evento. “Abbiamo avuto meno di un anno per organizzare tutto, solitamente ne servono almeno 2 – spiega Piccinini -. Il ritorno della Sei Giorni a Bergamo dà nuova linfa al fervore e alla passione che si avverte per l’enduro in ogni angolo della provincia”.

Come noto sarà la Fiera di Bergamo in via Lunga ad ospitare il paddock della competizione, il quartier generale per piloti e addetti ai lavori. “Senza la logistica che offre la Fiera non ce l’avremmo fatta – ammette -. Vicina all’aeroporto e al centro città, ma anche in una posizione strategica per far defluire i piloti verso le valli”.

I tracciati delle prove saranno distribuiti in tutte le valli bergamasche: Val SerianaVal Brembana e Val Cavallina, ma anche Valle Imagna e Val Calepio. “Abbiamo diviso i tracciati nei territori per impattare il meno possibile sulla vita dei residenti – chiarisce il presidente -. I sindaci sono entusiasti dell’apporto della manifestazione, sono consapevoli di come possa dare un valore aggiunto ai loro Comuni”.

I numeri delle iscrizioni sono impressionanti. “C’eravamo posti un limite, ma lo abbiamo già abbondantemente superato – osserva Piccinini -. Tutti vogliono esserci, vogliono venire a Bergamo capitale dell’enduro. Siamo prossimi ai 700 piloti, saremo costretti a mettere presto un limite visto che i tracciati sono stati pensati per circa 600 piloti”.

Nell’organizzazione sono stati coinvolti gli Alpini, la Protezione Civile e l’Associazione Nazionale Carabinieri. “Sono tutti orgogliosi di dare una mano – confida -. Un grazie speciale a tutti i soci del Moto Club, che non mancano mai di fornire supporto durante le varie manifestazioni”.

“Ci aspettiamo una risposta di pubblico al di là di ogni aspettativa.- conclude -. Ho notizie di gruppi già formati in arrivo da tutta Italia e da molti Stati europei, ma anche dal Giappone e dall’Australia”.